Nell’acqua liquida i legami a idrogeno durano pochi miliardesimi
di secondo, ma fanno sì che in ogni momento la maggior parte delle molecole
d’acqua sia legata una all’altra. Questa tendenza delle molecole di acqua a
rimanere unite tra loro è detta coesione. Una forza correlata alla coesione è
la tensione superficiale, il fenomeno per cui sembra che sulla superficie
dell’acqua sia presente una specie di «pellicola» tra- sparente ed
elastica. Le molecole d’acqua, inoltre,
a causa delle loro parziali cariche positive e negative, sono in grado di
attrarre fortemente le molecole polari e le superfici dotate di carica
elettrica. Questa attrazione tra molecole di acqua e di sostanze diverse è
detta adesione. È a causa dell’adesione che l’acqua aderisce agli oggetti,
bagnandoli. L’acqua dà luogo anche al fenomeno della capillarità: è in grado
infatti di muoversi in spazi piccolissimi e risalire lungo tubi sottili. Questa
proprietà è il risultato delle interazioni che si stabiliscono tra le molecole
d’acqua e tra queste ultime e le molecole delle diverse sostanze con cui
vengono a contatto. Grazie alla capillarità le piante assorbono l’acqua con le
radici e la trasferiscono a tutte le parti del fusto e delle foglie. Il calore
specifico è la quantità di calore che bisogna fornire a un grammo di una
sostanza per innalzare la sua temperatura di un grado Celsius. L’acqua è una
delle sostanze in cui questo valore è più elevato: il calore specifico
dell’acqua è circa il doppio di quello dell’alcol, è il quadruplo di quello dell’aria
e 10 volte quello del ferro. L’elevato calore specifico dell’acqua determina la
sua «resistenza» ai cambiamenti di temperatura: questa caratteristica
contribuisce a mantenere costante la temperatura interna degli organismi
viventi. La densità (il rapporto tra massa e volume) dell’acqua aumenta al
diminuire della temperatura fino a circa 4 °C. Al di sotto di tale temperatura
la densità dell’acqua diminuisce, al contrario di quanto accade in genere nei
liquidi. L’acqua si comporta così per
via della forma tridimensionale delle sue molecole. A 0 °C (punto di solidificazione
dell’acqua) le molecole d’acqua per formare 4 legami a idrogeno con altrettante
molecole sono costrette ad allontanarsi. Quindi nel ghiaccio le molecole sono
più distanti tra loro di quanto non lo siano nell’acqua liquida e, a parità di
massa, il volume dell’acqua allo stato solido è maggiore. Il ghiaccio è perciò
meno denso dell’acqua e vi galleggia sopra ed è grazie a questa peculiarità che
i pesci possono sopravvivere nei laghi durante l’inverno: al di sotto della
superficie ghiacciata, l’acqua rimane infatti allo stato liquido.
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